Il 23 e 24 novembre 2018 si è tenuto a Stoccarda il 9 convegno dell’ADI e.V., che ha affrontato il tema dell’eterogeneità in classe. I lavori si sono aperti con i saluti della presidente dell’ADI e.V., Tatiana Bisanti, della rappresentante dell’istituto di letteratura (Romanische Literaturen II) dell’università di Stoccarda, Sabrina Maag, e del rappresentante dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda, Vittorio Prada.
Plenarie
La cornice teorica è stata data dagli interventi di Cecilia Luise e Daniel Reimann.
La professoressa Luise ha inquadrato il concetto di CAD (Classe ad Abilità Differenziate) partendo dal presupposto che insegnare ad un gruppo significa necessariamente rapportarsi con delle abilità diferenziate e che è l’idea di una lezione unica, unitaria e monolitica che deve sembrare strana. In questo senso le tecniche didattiche adatte a contesti di abilità differenziate sono quelle che permettono ad ognuno di lavorare in modo differente su uno stesso compito e che riescono a sfruttare in positivo le differenze presenti in classe.
Il professor Reimann, invece, ha affrontato il tema dal punto di vista dell‘inclusione, presentando lo stato della ricerca scientifica sul tema sia in Germania sia in Italia e fornendo poi una panoramica sui risultati di una ricerca in corso che vuole studiare gli alunni “madrelingua” nell’insegnamento delle lingue straniere.
Workshop
Nei diversi workshop i partecipanti hanno poi avuto la possibilità di affrontare in modo concreto momenti, possibilità, strategie, strumenti e modelli del lavoro in classi eterogenee.
Paola Celentin ha presentato una serie di attività molto legate alla presentazione della professoressa Luise, toccando tutte le principali abilità linguistiche.
Gianluca Pedrotti ha fatto conoscere e sperimentare alcuni strumenti delle nuove tecnologie per un lavoro più individuale anche in gruppo.
Isabella Maurer, infine, ha sottoposto alla discussione dei partecipanti un consistenze numero di attività pensate per la differenziazione interna e per il multilinguismo.
BarCamp
Per la prima volta in questo convegno si è deciso di dare spazio anche allo scambio tra docenti, sperimentando il formato del BarCamp. Dopo aver scelto i temi di maggior interesse, i partecipanti si sono divisi in tre gruppi e hanno discusso di insegnamento della cultura, uso delle nuove tecnologie e produzione orale. I risultati dei lavori di gruppo sono stati riportati in plenum dai moderatori dei gruppi e l’ADI si è preso il compito di lavorare per cercare di realizzare almeno qualcuno dei tanti impulsi usciti da questo momento di confronto e scambio che per la maggior parte è stato proficuo e produttivo.